Come arredare un ufficio open space o un coworking

I mobili, le scrivanie, le sedie ergonomiche e le pareti divisorie mobili sono solamente alcuni degli elementi da tenere in considerazione quando si arreda un open space

Gli uffici con stanze di piccole dimensioni con al massimo due o tre scrivanie stanno ormai scomparendo. Il futuro e soprattutto il presente sono gli uffici open space e i coworking, sempre più presenti all’interno delle aziende italiane. Una rivoluzione partita circa un decennio fa, ma che negli ultimi anni ha subito un’accelerazione anche a causa del COVID e dell’esplosione dello smart working. Avere una scrivania per ogni dipendente non è più necessario: l’ufficio deve essere versatile e adattarsi alle nuove esigenze dei dipendenti. Basta stanze chiuse, c’è bisogno di spazi aperti dove condividere idee, progetti e informazioni.

Un ufficio open space moderno necessita di un mobilio adatto: scrivanie funzionali e con la giusta altezza, sedie ergonomiche (fondamentali per assicurare una corretta seduta), pareti divisorie (ancora meglio se mobili, in modo da adattarle alle diverse esigenze dell’ufficio), luci che assicurano la corretta illuminazione e anche elettrodomestici per la zona living e il relax. Avere un ufficio open space o un coworking ben arredato è il segreto per aumentare la produttività e migliorare l’ambiente lavorativo.

Quali mobili scegliere in un ufficio open space

L’arredamento di un open space può risultare un rebus dalla difficile soluzione, ma in realtà è molto più semplice di quanto si possa immagine. L’importante è pensare alle esigenze dei lavoratori e scegliere mobili che, oltre a essere funzionali, siano anche versatili e si adattino a soluzioni differenti. Per ottimizzare lo spazio e dare l’idea di un luogo spazioso e armonico bisogna optare per delle scrivanie condivise, delle stazioni multitasking dove professionisti con conoscenze differenti possano lavorare fianco a fianco su progetti innovativi. Poi le sedie svolgono un ruolo fondamentale: avere delle sedute ergonomiche che assicurano una corretta postura della colonna vertebrale evita gravi problemi di salute. 

Cosa fare per dividere due aree, oppure per creare dei mini-ambienti a prova di rumore? Le soluzioni sono differenti, ma quella più gettonata è sicuramente la parete mobile divisoria. Si tratta di pannelli realizzati con diversi materiali (legno, plexiglass, vetro) che possono essere spostati da una parte all’altra dell’ufficio e permettono di ridisegnare velocemente lo spazio dell’ufficio open space. Una valida alternativa sono le librerie basse: non assorbono i rumori, ma sono utili per archiviare documenti, libri e materiale di studio. 

Altro elemento da tenere in grande considerazione è il colore dell’arredamento. Le nuove tendenze prediligono una palette cromatica dagli accenti chiari, con colorazioni sull’avorio, colori pastello, bianco (consigliato per le pareti) e cipria. Inoltre, è preferibile scegliere dei materiali trasparenti che diano ancora di più la sensazione della condivisione. 

Come arredare un coworking

Il coworking ha molti aspetti in comune con un ufficio open-space, ma le differenze sono sostanziali: in un coworking lo spazio viene affittato per un tempo limitato e quindi deve adattarsi a professionisti con necessita completamente differenti tra di loro. Inoltre, ogni persona deve avere il proprio spazio e soprattutto la propria privacy. 

Quindi è importante optare per scrivanie dotate di pareti divisorie mobili e che assicurino il giusto comfort acustico: essere continuamente disturbati dalle telefonate dei propri vicini può creare uno stress aggiuntivo. Importante avere delle pareti con materiale fonoassorbente, oppure delle stanze ad hoc pensate appositamente per le videochiamate di gruppo. L’arredamento di un coworking deve essere al passo con i tempi, dinamico, tecnologico e dotato di tutti i comfort.

L’importanza delle pareti mobili divisorie

Le abbiamo nominate più volte e il motivo è molto semplice: in un ufficio open space moderno le pareti mobili scorrevoli svolgono un ruolo fondamentale. Sono loro ad assicurare la giusta privacy tra le varie postazioni e migliorano il comfort acustico e la concentrazione. Inoltre, essendo mobili non c’è bisogno di grosse approvazioni da parte del catasto e le puoi spostare da una parte all’altra dell’ufficio in pochissimo tempo.

Sono realizzate anche con materiali fono-assorbenti per preservare il silenzio e attutiscono i rumori. Nell’arredamento di un open space sono sicuramente l’elemento più flessibile e ne agevolano la trasformazione. Può capitare spesso di avere la necessità di una maggiore privacy per una riunione o per una presentazione e basta spostare quattro pareti mobili divisorie per creare uno spazio confortevole. 

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